Capolavori del Risorgimento: Borrani e Induno nella Storia dell’Arte

Un Viaggio nell'Epoca del Risorgimento attraverso le Tele di Borrani e Induno

La data del 7 gennaio, dedicata alla celebrazione della Festa del Tricolore, evoca immagini e sentimenti di un’epoca cruciale nella storia d’Italia, quella del Risorgimento. Per rappresentare questo periodo storico e artistico, è opportuno menzionare due opere emblematiche: “26 aprile 1859” di Odoardo Borrani (1833-1905), realizzata nel 1861, e “Roma, 1863 (La Bandiera Nazionale)” di Gerolamo Induno (1825-1890).

Queste opere non sono soltanto manifestazioni artistiche ma testimonianze di un fervore intellettuale che attraversava diversi campi, dai pittori e scultori ai letterati e musicisti. In questo contesto, non si può dimenticare la figura di Giuseppe Verdi, il cui cognome divenne simbolo di resistenza e aspirazione nazionale, eludendo astutamente la censura austriaca con l’acronimo “Vittorio Emanuele Re D’Italia”.

Odoardo Borrani, nelle sue creazioni, si distingue per un approccio stilistico che ricorda il Quattrocento, con una luminosità e un contrasto marcato, uniti a una minuziosa cura dei dettagli e un’impostazione scenica che ricorda la pittura di quell’epoca. Il suo lavoro incarna la precisione e la chiarezza visiva tipiche di quel periodo.

"26 aprile 1859" di Odoardo Borrani (1833-1905)
"26 aprile 1859" di Odoardo Borrani (1833-1905)

Dall’altra parte, Gerolamo Induno, influenzato maggiormente dal Settecento, predilige le scene di genere che ritraggono frammenti di vita quotidiana con dettagli accattivanti o sentimentalmente carichi. Induno, concentrando la sua attenzione su uomini, donne e fanciulli di estrazione comune e spesso in condizioni umili, amplifica l’effetto sentimentale delle sue opere, rendendole più vicine e comprensibili al vasto pubblico.

In entrambi i casi, si percepisce una comunicazione artistica che differisce dalle epoche precedenti, riflettendo l’emergente necessità di rivolgere l’attenzione alle questioni sociali. Tuttavia, sia Borrani sia Induno non trascurano la committenza borghese, specialmente nei ritratti, che rappresentava una fonte vitale di sostentamento per la loro arte.

Queste opere, quindi, non solo rappresentano artisticamente il periodo del Risorgimento, ma fungono anche da ponte tra la vita quotidiana del popolo e le aspirazioni di un’intera nazione, cercando di fondere insieme la realtà sociale e la visione idealistica dell’Italia unita. In questo senso, esse costituiscono non solo capolavori artistici ma anche documenti storici e sociali di grande rilevanza.

Marco Mattiuzzi

By Marco Mattiuzzi

Artista poliedrico, ex docente e divulgatore, ha dedicato anni all'arte e alla comunicazione. Ha insegnato chitarra classica, esposto foto e scritto su riviste. Nel settore librario, ha promosso fotografia e arte tramite la HF Distribuzione, azienda specializzata nella vendita per corrispondenza. Attualmente è titolare della CYBERSPAZIO WEB & STREAMING HOSTING. Nel 2018 ha creato il gruppo Facebook "Pillole d'Arte" con oltre 65.000 iscritti e gestisce CYBERSPAZIO WEB RADIO dedicata alla musica classica. Collabora con diverse organizzazioni culturali a Vercelli, tra cui Amici dei Musei e Artes Liberales.
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