Infanzia nell’Arte: I dipinti che hanno formato il mio amore per la pittura

Riscoperta emotiva dei capolavori che hanno influenzato la mia passione artistica, da Canaletto a Bruegel.

Fin da bambino, la mia iniziazione all’arte pittorica avveniva tra le pagine dei libri illustrati che popolavano gli scaffali della biblioteca di casa, un tesoro di sapere e bellezza che mio padre, anch’egli pittore, aveva sapientemente raccolto. Avevo all’incirca sei o sette anni quando scoprii il piacere di sdraiarmi sul letto, prendere un volume dedicato a un pittore rinomato o un catalogo di mostre, e lasciarmi trasportare nelle avventure dipinte su quelle pagine.

Tra i miei preferiti c’erano i paesaggi fiamminghi, carichi di quel fascino oscuro e misterioso dove si svolgevano drammatici episodi: una barca che lotta contro le onde tumultuose, scene di vita quotidiana di pastori, soldati e viaggiatori che animavano quei luoghi ricchi di narrativa visiva.

Canaletto, con i suoi vedutismo veneziano, era un altro dei miei eroi dell’infanzia. Le sue opere mi trasportavano in un mondo quasi fiabesco, dove le maschere e i canali di Venezia giocavano il ruolo di strade in una città acquatica, un’immagine che difficilmente avrei potuto incontrare nella realtà quotidiana.

E poi c’erano i Bruegel, da Pieter Bruegel il Vecchio a Pieter Brueghel il Giovane. Le loro opere erano un vivaio di situazioni intricate e bizzarre che alimentavano incessantemente la mia fantasia. Inventavo e vivevo innumerevoli storie, navigando attraverso i dettagli di quelle tele che rappresentavano la vita con una vivacità e una complessità senza eguali.

Recentemente, navigando casualmente online, mi sono imbattuto in uno di quei dipinti che hanno colorato i giorni della mia fanciullezza. In un impeto di nostalgia, ho deciso di dedicare un momento a rivivere quelle sensazioni di un tempo, focalizzandomi sui dettagli del quadro e invitando i lettori a unirsi a me in questo gioco di scoperta.

Questa volta, non offrirò un’analisi tecnica o storica dell’opera, ma piuttosto un approccio puramente emotivo. Voglio condividere con voi il piacere di esplorare “Giochi di bambini” di Pieter Bruegel il Vecchio, dipinto nel 1560. Un’opera che cattura l’essenza gioiosa e complessa dell’infanzia attraverso una miriade di giochi rappresentati.

Invito chiunque riconosca alcuni dei giochi ritratti nel dipinto a condividere i loro nomi. Aggiornerò progressivamente questo articolo, arricchendolo con le vostre preziose contribuzioni. Così facendo, non solo esploriamo insieme l’arte, ma ricreiamo quelle connessioni emotive che solo un’opera d’arte sa suscitare.

Marco Mattiuzzi

By Marco Mattiuzzi

Artista poliedrico, ex docente e divulgatore, ha dedicato anni all'arte e alla comunicazione. Ha insegnato chitarra classica, esposto foto e scritto su riviste. Nel settore librario, ha promosso fotografia e arte tramite la HF Distribuzione, azienda specializzata nella vendita per corrispondenza. Attualmente è titolare della CYBERSPAZIO WEB & STREAMING HOSTING. Nel 2018 ha creato il gruppo Facebook "Pillole d'Arte" con oltre 65.000 iscritti e gestisce CYBERSPAZIO WEB RADIO dedicata alla musica classica. Collabora con diverse organizzazioni culturali a Vercelli, tra cui Amici dei Musei e Artes Liberales.
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